Ritmi circadiani e timing dei pasti

Ritmi circadiani e timing dei pasti

Il ritmo circadiano, in cronobiologia, è un ritmo fisiologico circoscritto da un periodo di circa 24 ore. il termine “circadiano” viene dal latino “circa diem” e significa appunto "intorno al giorno", è stato coniato dal biologo e scienziato, franz halberg, uno dei fondatori della cronobiologia moderna, ossia quella disciplina scientifica, branca della biologia, che studia l'organizzazione temporale, le funzioni, i meccanismi, il mantenimento, le alterazioni ed i fenomeni periodici (ciclici) negli organismi viventi e il loro adattamento ai relativi ritmi solari e lunari. questi cicli sono noti come ritmi biologici.

Una grande conferma dell’ esistenza dei ritmi circadiani è stata l’assegnazione del premio nobel per la fisiologia o la medicina 2017 a tre ricercatori americani - jeffrey c. hall (nato il 3 maggio 1945 a new york – università del maine), michael rosbash (nato il 7 marzo 1944 a kansas city - brandeis university, waltham and howard hughes medical institute) e michael w. young (nato il 28 marzo 1949 a miami - rockefeller university, new york), che hanno studiato per quasi 35 anni l'emergenza, poi la proliferazione di molecole e studi cellulari sui ritmi circadiani. questo premio è un riconoscimento folgorante sulla cronobiologia, sulla riuscita nell’ individuare il funzionamento degli orologi biologici che scandiscono i nostri giorni e le nostre notti ed ha ammesso l'esistenza dei nostri orologi interni prima della comunità scientifica.

Anche il più semplice componente di una cellula vivente può cambiare nell'arco di 24 ore, la sua forma, la sua localizzazione, la sua concentrazione, la sua attività.

Queste variazioni periodiche a cui la cellula va incontro nel tempo, non sono distribuite a caso, ma sono cadenzate ad intervalli regolari, seguendo un ritmo.

Il sistema circadiano organizza il metabolismo, la fisiologia e il comportamento in un ciclo quotidiano di ritmi che, come tutti i ritmi giornalieri o diurni hanno schemi periodici che si ripetono approssimativamente ogni 24 ore.

I disturbi del ritmo circadiano derivano da input non ottimali o da condizioni patologiche pregresse e, di conseguenza, influenzano significativamente lo stato di salute di un individuo, scaturendo disfunzioni e sindrome metaboliche, obesità, diabete, malattie cardiovascolari, disturbi del sonno ecc.

L’ orologio circadiano svolge un ruolo cardine in molti processi biologici, come il ciclo sonno-veglia, la secrezione ormonale, la salute cardiovascolare, l'omeostasi del glucosio e la regolazione della temperatura corporea.

L'orologio circadiano è il principale regolatore del metabolismo e svolge un ruolo decisivo in molti processi biologici.

Secondo una recente ricerca, ad interruzioni e disallineamenti dei ritmi circadiani a lungo termine, sono associate a molte condizioni patologiche come mortalità prematura, obesità, ridotta tolleranza al glucosio, diabete, disturbi psichiatrici, ansia, depressione e progressione del cancro, mentre le interruzioni a breve termine sono associate a un deterioramento del benessere, astenia e perdita di concentrazione.

 

Timimg dei pasti e obesita’

Il timing, l’alimentazione e i nutrienti dietetici sono due dei principali zeitgeber ambientali, che influenzano la relazione e l'interazione ritmo circadiano-metabolismo lipidico e tutti i meccanismi che influenzano lo sviluppo dell'obesità.

L'interruzione dei ritmi circadiani – fisiologici giorno-notte, contribuiscono notevolmente all'aumento dell'incidenza dell'obesità. secondo l'american national sleep federation, la percentuale di persone che hanno una durata del sonno di sei ore o meno è aumentata dal 12 al 37% in dieci anni.

Il sonno insufficiente porta non solo ad un aumento dell'apporto calorico totale, ma cambia automaticamente la scelta di preferire cibi più “appetibili” e pasti con un alto contenuto di carboidrati. ciò comporta una diminuzione della leptina, (un piccolo ormone di natura proteica ha lo scopo di regolare l'accumulo di grasso negli adipociti. i suoi recettori sono localizzati soprattutto all'interno del cervello, precisamente nell'ipotalamo, una regione del sistema nervoso centrale deputata al controllo del peso, della temperatura corporea, della fame, della sete e del freddo) ed un aumento dei livelli di grelina (un ormone che aumenta il desiderio di ricerca e di assunzione di cibo (proprietà oressizzanti) e diminuisce il consumo di energia (riducendo l'attività fisica). alti livelli di grelina portano ad un aumento del peso corporeo e di massa grassa). 

Il pasto consumato durante la notte rispetto al giorno è associato ad un aumento dei livelli postprandiali di glucosio e trigliceridi. l’evidenza all' aumento di patologie metaboliche deriva da un’educazione alimentare totalmente scorretta e sconsiderata, che riporta ad un’ asincronia con il nostro orologio biologico.

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