Il Digiuno Intermittente è una “strategia nutrizionale” che alterna periodi di alimentazione a periodi di digiuno, solitamente compreso tra le 12 e le 40 ore.
Esistono varie modulazioni e intervalli di digiuno intermittente, ed è importante considerare lo stile di vita del soggetto, la sua condizione fisica, patologica e di conseguenza la sua composizione corporea
Un nuovo intervento comportamentale per perdere peso, il digiuno intermittente (IF) attira notevole attenzione ed è diventato una strategia.
L'IF è un modello di dieta che alterna periodi di digiuno a periodi di alimentazione regolare, basato principalmente sulla restrizione energetica intermittente e il digiuno a tempo limitato.
Studi dimostrano che l’IF ha un effetto notevolmente positivo e benefico sul metabolismo, microbiota intestinale, sindrome metabolica, patologie autoimmune e longevità.
I possibili meccanismi del digiuno intermittente che influenzano il metabolismo.
Due stati di approvvigionamento energetico prima e dopo il digiuno a lungo termine. I lipidi nel tessuto adiposo vengono metabolizzati in acidi grassi liberi e glicerolo, che vengono rilasciati nel sangue e trasportati negli epatociti, e quindi metabolizzati mediante β-ossidazione per produrre i chetoni β-idrossibutirrato (β-OHB) e acetoacetato.
L'interazione tra il digiuno intermittente e l'omeostasi della rete mitocondriale.
Gli intervalli di digiuno prolungati e frequentemente ripetuti possono favorire una riduzione preferenziale del grasso ectopico, modulare beneficamente aspetti della fisiologia/morfologia del tessuto adiposo e possono anche favorire la regolazione dell’orologio circadiano.
Studi sull’uomo collegano la restrizione energetica intermittente a tassi ridotti di carcinogenesi, portando un crescente interesse pubblico e scientifico sugli effetti antitumorali del digiuno intermittente.
Benefici:
- preservazione di un corretto stato di salute delle cellule, a livello di tutti gli organi.
- esaurimento delle riserve di glucosio e dal ricorso al grasso, come fonte energetica.
- Miglioramento della regolazione della glicemia, riducendo la risposta infiammatoria e aumentando la resistenza allo stress.
- riduzione la pressione sanguigna, dei livelli di lipidi nel sangue e miglioramento della frequenza cardiaca a riposo.
- Ottimo impatto sull'obesità e prevenzione di ammalarsi di diabete di tipo2
- Forte riduzione dello stress ossidativo, l’ottimizzazione dei ritmi circadiani e la chetogenesi.
- migliora i livelli di colesterolo lipoproteico a bassa densità e riduzione dei trigliceridi.
- Migliora la regolazione dell’appetito e del microbioma intestinale.
- Protegge da tumori, invecchiamento, malattie degenerative